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Il Comando Provinciale di Macerata, unitamente all'Avis Provinciale, anche quest’anno, ha organizzato tre giornate dedicate alle donazioni di sangue da parte degli appartenenti al Corpo della Provincia: 10 marzo, 16 giugno e 22 settembre.


Un gesto quello della donazione che è impegno morale, prima ancora che dovere civico, fortemente sentito dai militari della Guardia di Finanza, il cui altruismo e la cui profonda sensibilità – che da sempre li contraddistingue – hanno consentito di raccogliere nelle tre giornate 14.400 ml di sangue intero e 6.300 ml di plasma, contribuendo così a garantire la continuità terapeutica, il recupero delle attività chirurgiche pregresse rinviate a causa della pandemia e ad evitare uno scadimento complessivo della qualità di vita per quei pazienti che legano la propria sopravvivenza alle disponibilità di sangue.


Un atto volontario di generosità e solidarietà, quello dei Finanzieri maceratesi, ai quali il Presidente dell’Avis Provinciale di Macerata, Morena Soverchia, ha espresso il suo sentito ringraziamento.

Tag: AVIS, guardia di finanza, donazione

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Avis Provinciale di Macerata ha presentato ufficialmente, durante una conferenza stampa indetta ieri per l'occasione, il progetto avviato nelle classi quinte della scuola primaria e nelle classi seconde della scuola secondaria di primo grado.


Il progetto è stato intitolato “A SCUOLA CON AVIS!… per conoscere l’attività solidale volontaria e il valore del DONO”, e rientra nell’ambito dei programmi annuali di divulgazione della cultura e sensibilizzazione al DONO e al VOLONTARIATO, in cui l’Avis è, per sua natura, da sempre impegnata e presente tra le nuove generazioni.


L’Avis Provinciale di Macerata ha fin da subito sposato appieno questo progetto ideato da Angela Maria Renzi e da Massimo Baleani ed ha deciso di presentarlo a tutti gli Istituti della Provincia, fornendo al contempo un supporto a tutte le Avis Comunali che hanno aderito al progetto, ben consapevole dell’importanza del “fare rete” per la crescita dell’intera Associazione.


Infatti, solo lavorando in rete, scambiando buone prassi, costruendo rapporti e relazioni, interagendo sia con soggetti istituzionali sia del terzo settore, si riesce ad ottimizzare l’impiego delle risorse umane, economiche, gestionali ed a valorizzare il lavoro delle singole realtà, mantenendone al contempo la specificità e la peculiarità.


“A SCUOLA CON L’AVIS!” permette all’Avis di entrare all’interno delle scuole non solo per parlare di donazione di sangue ma di solidarietà e quindi di lanciare un messaggio globale di educazione alla solidarietà, alla vita civile, ai valori della condivisione.


Il progetto si esplica attorno a degli incontri formativi nelle scuole, ma dietro a ciascuno c’è un lavoro che parte da lontano e che si gioca su una fitta collaborazione tra Avis Provinciale, Avis Comunali e Istituti Scolastici, dove tutte le parti coinvolte lavorano in stretta connessione.


Il rapporto tra questi tre protagonisti consente la realizzazione di interventi formativi che, a prescindere dal grado scolastico, tendono tutti alla medesima finalità: fornire agli studenti la possibilità di apprendere i valori cardine di ogni società civile, quali la responsabilità, la solidarietà, la generosità, il rispetto della vita propria e altrui, contribuendo in questo modo alla formazione dei futuri “cittadini attivi”, consapevoli del proprio ruolo nella società.


E’ la prima volta a livello provinciale che si tenta di realizzare un progetto formativo unitario nelle scuole e siamo consapevoli che si tratta di una vera e propria sfida; tuttavia la grande adesione da parte delle Avis Comunali e degli Istituti Scolastici (13 Avis Comunali, 16 Istituti Scolastici, oltre 600 studenti coinvolti) ci ha dato senz’altro uno stimolo positivo nel portare avanti gli impegni associativi.

Tag: AVIS, scuola, donazione, volontariato, dono

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In occasione del suo 50° anniversario, Avis Regionale Marche ha organizzato il convegno “Efficienza ed autosufficienza - Quale sostenibilità per la raccolta e l’uso di sangue e plasma?” per il giorno 15 ottobre 2022 a Jesi.

Il tema centrale su cui verterà è relativo alla sostenibilità e la cultura del buon uso del sangue. Ad intervenire saranno non solo i dirigenti associativi, tra cui il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, il presidente di Avis Regionale Marche, Daniele Ragnetti, e la presidente della nostra Avis Provinciale, Morena Soverchia, ma anche rappresentanti delle istituzioni e del settore trasfusionale. 


L’evento sarà suddiviso in due sessioni: 

La prima, intitolata ‘La raccolta di sangue e plasma nel sistema trasfusionale italiano nel segno dell’efficienza e dell’autosufficienza’, tratterà il tema della raccolta nazionale e regionale con un focus rivolto alle opportunità e criticità della raccolta associativa e mista. 

La seconda, intitolata ‘Il buon uso di sangue e plasma. Verso la definizione di un modello sostenibile', sarà incentrata sugli strumenti e le pratiche che permettono un uso più sostenibile del sangue e del plasma per la realizzazione di farmaci plasmaderivati.

Tag: AVIS convegno sangue donazione

Obiettivo futuro: doniamo insieme

AVIS: Provinciale Macerata Autore: Serena Maraviglia

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La consulta Nazionale Avis Giovani propone una nuova strategia di approccio e condivisione al termine di due giorni di meeting a Bologna. 


Il meeting dal titolo “Obiettivo Futuro” ha affrontato diversi temi: dal diritto alla salute alla sostenibilità ambientale, l’empowerment femminile, tutti obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Da qui l’esigenza di ampliare gli orizzonti della realtà avisina includendo tematiche che spesso vengono ignorate o date per scontate, ma che garantiscono invece inclusività e pari opportunità. É questa la sfida che è stata lanciata alla consulta Nazionale Avis Giovani: trovare la giusta strategia comunicativa per essere rappresentanti di sani valori e ideali. Ciò che colpisce è la correlazione delle associazioni coinvolte nel condividere e puntare ai medesimi obiettivi che sono: azione, responsabilità e dono.

 

La sfida all’inclusività parte proprio dall’argomento della parità di genere, relazionato dall’avvocata Cathy La Torre, specializzata in diritto antidiscriminatorio e in particolar modo in discriminazioni sull’identità di genere e in diritti della comunità LGBTQIA+.


La Torre ci ricorda che la prima responsabilità per una società civile è l’inclusività e fa riferimento ad alcuni paesi del mondo che precludono la donazione a determinati individui solo perché omosessuali, basandosi su un mero pregiudizio storico discriminatorio che li classifica come portatori di comportamenti a rischio.


Si passa poi alla sostenibilità ambientale: la relatrice, Martina Fondi, responsabile forestale di Treedom ci spiega che la sostenibilità riguarda anche la società stessa, l’economia e il futuro e che il nostro compito è non consumare tutte le risorse a nostra disposizione in modo tale da lasciare una base su cui poter costruire alle generazioni future.


Il principio alla base di Treedom, che si occupa di piantare alberi in diversi paesi del mondo è la partecipazione globale, come per l’Avis, “Donare vuol dire offrire nuove opportunità al prossimo”.


Questo significa esercitare la partecipazione attiva, associarsi ed impegnarsi per noi e per gli altri, donando in primo luogo il nostro tempo, le nostre capacità e soprattutto una nuova speranza per tutti.


Un altro obiettivo importante di cui si è discusso è sconfiggere la fame e la povertà: Simona Lanzoni, vice presidente di Pangea Onlus, l’organizzazione no profit che dal 2002 lavora per favorire lo sviluppo economico e sociale delle donne perché ancora oggi quest’ultime sono sempre più soggette a disparità di genere.


La dottoressa ha portato poi l’esempio dell’attività condotta in Afghanistan toccando un tema delicato e importante: la preoccupazione delle madri per il futuro dei figli, perché le stesse madri non sono in grado di garantire loro stabilità economica e sostegno. Da questo bisogno nasce quindi l’idea di “microcredito” per dare la possibilità alle donne afghane di formarsi e avviare le loro attività microimprenditoriali.


Il terzo obiettivo dell’agenda 2030 riguarda la salute e il benessere: a parlarne è Ettore Bertelli, il relatore pubblico di Emergency, l’organizzazione fondata da Gino Strada che si occupa di fornire cure e assistenza sanitaria gratuita in zone di guerra perché non esiste una sanità di serie A o di serie B, esiste solo quella di eccellenza. É importante quindi garantire diritti e dignità ad ogni essere umano che devono essere rispettati, sia in situazioni di pace o di guerra. Tema molto caro alla realtà avisina che da sempre sostiene l’educazione alla salute, alla prevenzione e alla qualità della vita.


Grazie a quest’assemblea e agli argomenti proposti è stato possibile riscontrare come ancora una volta l’associazionismo e l’impegno sono elementi chiave per la realizzazione di ogni obiettivo comune e che il futuro è oggi più che mai nelle nostre mani, quindi bisogna scendere in campo, farsi ambasciatori dei nostri valori e difenderli nel tempo.

Tag: AVIS, giovani, agenda 2030